il Ricercatore Quantico - Blog di Claudio Mario Cherubini
"Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi". - (Albert Einstein)
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sabato 18 aprile 2020
La paura consapevole ti salva, il panico ti uccide.
giovedì 2 aprile 2020
Tutto è UNO e uno è tutto …
tutto è amore che tende a evolvere sé stesso per espandersi.
Da questa verità deriva che tutto ciò che è e
tutto ciò che ci accade, essendo amore, non può che essere perfetto. William
Bhulman: «Ogni esperienza serve a uno scopo, ogni ostacolo è una benedizione
nascosta». Tutto
ciò che ci accade è la migliore delle benedizioni, ci accade per permetterci di
evolvere.
Tutti noi siamo responsabili creatori e co-creatori
della nostra realtà. Se percepiamo l’imperfezione, se li vediamo come problemi
significa che qualcosa dentro di noi non è ancora in equilibrio, che in noi ci
sono delle disarmonie.
Tutto è UNO e noi siamo parte dell’UNO e non
esiste altro, noi siamo tutti responsabili al 100% di ciò che ci accade. La
consapevolezza di tale concetto ci dovrebbe dare la serenità e la capacità di
accettare tutto ciò che ci accade, perché ci accade per permetterci di
evolvere. Abbiamo la responsabilità totale della manifestazione della nostra
realtà. Questo è il pilastro su cui si fondano tutte le dottrine volte al
raggiungimento della felicità e del benessere dell’uomo.
Dr. Hew Len scrive: «Accettare di essere responsabili al 100% è una
strada difficile da percorrere, perché l'intelletto fa fatica ad adeguarsi.
Quando un problema ci appare, l'ego cerca sempre qualcuno o qualcosa su cui
scaricare la colpa. Così continuiamo a cercare fuori di noi l'origine dei
nostri problemi. Facciamo davvero molta fatica ad accettare che l'origine dei
problemi sia sempre dentro di noi».
Tutto ciò che è e tutto ciò che accade, essendo amore,
non può che essere perfetto perché è amore e l’amore è perfetto. Quindi anche
il Covid-19, che è sicuramente una sfida pesante e difficile, anche lui è
amore. Tutti noi siamo responsabili creatori e co-creatori della nostra realtà.
Tutto è UNO e noi siamo parte dell’UNO e non esiste
altro, noi siamo tutti responsabili al 100% di ciò che ci accade. La
consapevolezza di tale concetto ci dovrebbe dare la serenità e la capacità di
accettare tutto ciò che ci accade, perché ci accade per permetterci di
evolvere. Abbiamo la responsabilità totale della manifestazione della nostra
realtà. Questo è il pilastro su cui si fondano tutte le dottrine volte al
raggiungimento della felicità e del benessere dell’uomo.
Dr. Hew Len scrive: «Accettare di essere responsabili al
100% è una strada difficile da percorrere, perché l'intelletto fa fatica ad
adeguarsi. Quando un problema ci appare, l'ego cerca sempre qualcuno o qualcosa
su cui scaricare la colpa. Così continuiamo a cercare fuori di noi l'origine
dei nostri problemi. Facciamo davvero molta fatica ad accettare che l'origine
dei problemi sia sempre dentro di noi».
Tutto è UNO èuno è tutto … tutto è amore che tende a
evolvere se stesso per espandersi.
Tutto ciò che è e tutto ciò che accade, essendo amore,
non può che essere perfetto perché è amore e l’amore è perfetto.
Tutti noi siamo responsabili creatori e co-creatori della
nostra realtà.
Tutto è UNO e noi siamo parte dell’UNO e non esiste
altro, noi siamo tutti responsabili al 100% di ciò che ci accade. La
consapevolezza di tale concetto ci dovrebbe dare la serenità e la capacità di
accettare tutto ciò che ci accade, perché ci accade per permetterci di
evolvere. Abbiamo la responsabilità totale della manifestazione della nostra
realtà. Questo è il pilastro su cui si fondano tutte le dottrine volte al
raggiungimento della felicità e del benessere dell’uomo.
Dr. Hew Len scrive: «Accettare di essere responsabili al
100% è una strada difficile da percorrere, perché l'intelletto fa fatica ad
adeguarsi. Quando un problema ci appare, l'ego cerca sempre qualcuno o qualcosa
su cui scaricare la colpa. Così continuiamo a cercare fuori di noi l'origine
dei nostri problemi. Facciamo davvero molta fatica ad accettare che l'origine
dei problemi sia sempre dentro di noi».
mercoledì 18 dicembre 2019
La centesima scimmia:
Il biologo Lyall Watson, con il suo libro La Marea della Vita, introduce il
fenomeno della centesima scimmia.
Watson prese
spunto da una reale ricerca sul comportamento di un gruppo di scimmie
giapponesi.
Alcune di queste
scimmie avevano imparato spontaneamente a lavare le patate per eliminare la
sabbia prima di mangiarle. Questa nuova conoscenza si diffuse nel gruppo molto
lentamente e per imitazione, ma a un certo punto quando il numero delle scimmie
raggiunse una certa soglia, la pratica si diffuse rapidamente all’intera
comunità, superando anche le barriere naturali: si diffuse, infatti, anche su
altre isole e sulla terra ferma.
Watson ipotizzò
che il gruppo che lavava le patate era di 99 scimmie, e che quando la
“centesima scimmia” aveva anch’essa imparato a utilizzare questa procedura,
determinando così il raggiungimento di una determinata massa critica,
essa induceva un cambiamento collettivo in tutta la specie. Pertanto se un
numero sufficiente di persone cambia in meglio un comportamento e/o realizza
una nuova consapevolezza creando una massa critica, si avrà una trasformazione
pressoché istantanea del gruppo o dell’intera società.
Il Cherubao Meravigliaovenerdì 6 dicembre 2019
Il
Segreto:
Rhonda Byrne: «Un anno fa la mia vita stava andando a rotoli […] All’epoca non avrei mai immaginato che dalla più grande disperazione mi sarebbe arrivato il più grande dei doni. […] Mi era stato concesso di mettere gli occhi su un Grande Segreto, il Segreto della vita. […] Era incredibile vedere quante persone l’avevano conosciuto. Erano i grandi di ogni tempo […] Incredula mi domandavo: «Perché non lo conoscono tutti?». Ero consumata da un ardente desiderio di condividere il Segreto con il mondo, così mi misi a cercare i miei contemporanei che ne erano a conoscenza. […].
Noi tutti lavoriamo con una forza infinita e governiamo la nostra vita secondo le stesse identiche leggi. Le leggi naturali dell’universo […].
Ovunque ci troviamo […] noi tutti lavoriamo con una sola forza, un’unica legge: l’attrazione!
Il Segreto è la legge di attrazione!
Tutto quello che entra nella tua vita vi è stato attratto da te, in virtù delle immagini che hai in mente. È quello che pensi.
Attrai a te qualunque cosa ti passi per la mente. […].
I più grandi maestri esistiti ci hanno insegnato che la legge di attrazione è la più potente dell’universo. […].
Religioni […], tradizioni ermetiche, […] antiche civiltà […], l’hanno trasmessa mediante i loro scritti e le loro storie. […] Era già incisa sulle pietre nel 3000 a.C. […].
La legge è nata all’inizio dei tempi. C’’è sempre stata e sempre ci sarà.
È la legge che determina l’intero ordine dell’Universo, ogni momento della tua vita e ogni singola cosa da te sperimentata. Non importa chi sei o dove ti trovi, la legge di attrazione plasma ogni tua esperienza di vita, e lo fa attraverso i tuoi pensieri. […]
Tu sei il più potente magnete dell’Universo! Dentro di te c’è una forza magnetica più potente di ogni altra cosa al mondo, e questa imperscrutabile forza magnetica viene emessa per mezzo dei tuoi pensieri. […].
La legge di attrazione dice che i simili si attraggono, ragion per cui quando formuli un pensiero ne attrai contemporaneamente altri simili. […].
La tua vita attuale è un riflesso dei tuoi pensieri passati, che includono tutte le cose eccellenti, ma anche quelle che non ritieni particolarmente straordinarie. […].
Se riesci a pensare a quello che vuoi e farne il tuo pensiero dominante, finirai per farlo entrare nella tua vita. […]».
Il Cherubao Meravigliao
giovedì 28 novembre 2019
Interessanti
sono anche gli studi del dottor Masaru Emoto:
«Mi appassionai e approfondii
lo studio dell’acqua. Col tempo mi convinsi che l’acqua assorbiva informazioni.
[…]
Nel corso dei miei numerosi
anni di ricerche, sono giunto alla conclusione che la qualità dell’acqua muta a
seconda dell’informazione che essa riceve. […] Dovevo trovare una prova
materiale a sostegno della mia idea. […]
Mi balenò in mente un’idea
nuova: e se avessi congelato l’acqua e osservato i cristalli? […]
Giunsi, così, ad avanzare
un’ipotesi:” L’acqua mostra cristalli di forme diverse a seconda
dell’informazione che ha ricevuto”. […]
Per provarlo, misi dell’acqua
in due bottiglie di vetro. Su una bottiglia incollai un’etichetta con su
scritto “grazie” e sull’altra un’etichetta con la parola “sei uno stupido”, in
modo che l’acqua potesse “leggerle”. L’acqua era la stessa in entrambe le
bottiglie. Poi, congelai l’acqua di ciascuna bottiglia.
I risultati furono più che
incoraggianti: l’acqua con la scritta “grazie” formò bellissimi cristalli
esagonali, mentre l’acqua con la scritta “sei uno stupido” presentava solo
frammenti di cristalli. […]
Verificammo, infatti, che
l’acqua rispondeva alle parole positive formando bellissimi cristalli. Questi
si aprivano come fiori, quasi a voler esprimere la loro gioia. Di fronte a
parole negative, invece, non formavano alcun cristallo. […]
Nel corso delle mie ricerche,
divenne evidente che la qualità dell’acqua migliora o peggiora a seconda
dell’informazione che riceve. Questo mi indusse a credere che anche noi esseri
umani veniamo influenzati dalle informazioni che riceviamo, perché il corpo di
un adulto è composto per il 70% di acqua. […]
Dato che la qualità dell’acqua
migliora o peggiora secondo l’informazione che le viene data, se ne deduce che
noi umani, essendo composti in gran parte di acqua, facciamo bene a esporci
soprattutto a informazioni positive. Se lo facciamo, possiamo guarire mente e
corpo. In caso contraria, rischiamo di ammalarci.
In sostanza, noi siamo acqua. Bevendo acqua buona, ci
manteniamo sani».
Il Cherubao Meravigliao
Il Cherubao Meravigliao
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